TERAMO – L’Abruzzo è la quarta Regione in Italia per la presenza dell’obesità infantile, un problema che interessa 10 mila famiglie. C’è poi l’altra faccia della medaglia, disturbi della condotta alimentare, come anoressia e bulimia, che colpiscono sempre più i giovanissimi. Parte da questo il progetto “La salute vien mangiando” (presentato oggi), che promuove la sensibilizzazione e la consapevolezza dei ragazzi delle scuole del territorio su un tema vasto e complesso come quello della salute a tavola, che si lega a doppio filo con le tematiche ambientali e che ha importanti risvolti sul piano sociale, sanitario, educativo. Il percorso intrapreso dalla Asl di Teramo (capofila del progetto), “da sempre in prima linea nel combattere i disturbi alimentari”, spiega una nota, nasce anche dai dati preoccupanti appena citati e cerca le soluzioni in perfetta sinergia con Regione Abruzzo, Università degli Studi di Teramo, Gal Appennino Teramano, Camera di Commercio, Slow Food, attraverso esperti del settore. Per estendere anche a tutta la cittadinanza la campagna di sensibilizzazione e informazione sono stati organizzati due momenti di incontro: il gazebo informativo che verrà allestito a Teramo in piazza Martiri sabato 23 maggio e il convegno conclusivo che si terrà il 5 giugno. “Non innamoratevi solo degli ospedali”, ha detto Roberto Fagnano, direttore generale della Asl di Teramo, sottolineando così l’importanza della prevenzione e dell’educazione alimentare, un settore che la Asl di Teramo ha intenzione di incentivare anche partendo da questa sperimentazione che coinvolge diverse istituzioni. Il Rettore Luciano D’Amico ha invece rimarcato l’apporto che arriva dall’Ateneo teramano, con la Facoltà di Bioscienze impegnata in prima linea (metterà a disposizione anche degli esperti per le lezioni nelle scuole), annunciando anche il progetto di realizzare nella mensa di Coste Sant’Agostino un Laboratorio di educazione alimentare, con la collaborazione del Gal.